Nella complessità dell’attuale contesto, teso a coniugare in tutti gli ambiti la dimensione locale con quella globale, il binomio tra Disegno & Città può essere letto secondo approcci metodologici integrati quale relazione inscindibile, di volta in volta caratterizzata dalle specificità del ruolo che ognuno dei due termini può assumere.
Il XXXVII Convegno internazionale dei docenti delle discipline della Rappresentazione (XII Congresso della Unione Italiana del Disegno) continua la tradizione dei precedenti incontri organizzati dalla Società Scientifica e persegue una linea di sempre maggiore condivisione e consapevolezza, ponendosi come occasione per riflettere su temi forti insiti nella richiamata idea di complessità: in particolare i due termini Disegno & Città, intesi tanto nelle loro singole e varie accezioni quanto nelle loro infinite interazioni, si possono ridefinire se ispirati ai concetti fondativi di Cultura, Arte, Scienza e Informazione.
Se la Città è realtà sempre più mutevole nei suoi caratteri sociali, politici e fisici, il Disegnare (che svolge un ruolo di mediazione culturale e scientifica, come visione, rappresentazione, comunicazione secondo approcci molteplici) si configura quale osservatorio privilegiato e laboratorio indispensabile per ripensare la stessa città e il suo intorno – dalle città capitali ai centri minori – nella ricchezza dei processi e delle dinamiche che li connotano, dal passato, alla contemporaneità, al futuro, confermandosi come significativo contributo alla conoscenza.
Il convegno di Torino propone di discutere sulle competenze disciplinari e sul patrimonio di esperienze maturate all’interno della comunità scientifica del Disegno, per favorirne una ulteriore valorizzazione, con l’obiettivo di estendere nuove prospettive di ricerca e ampliare le possibilità di più meditati e aperti confronti interdisciplinari. A partire dai suddetti concetti fondativi di Cultura, Arte, Scienza e Informazione, intesi come filtri irrinunciabili, gli argomenti e i temi proposti alla discussione potranno essere affrontati secondo chiavi di lettura da considerarsi in modi alternativi o in maniera integrata. Sia il disegno per la città pensata che il disegno per la città costruita e/o in divenire si configurano come modelli concettuali per indagare, dall’analisi al progetto, gli infiniti processi costitutivi di architettura, città, territorio.
Tratto dal sito ufficiale del convegno.