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XY Digitale
Rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza e nell’arte

La serie storica

XY dimensioni del disegno è stata la prima rivista ad occuparsi, dal 1986, di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza e nell’arte.
Si propose come rassegna critica di temi trasversali riguardanti l’indagine e la comunicazione grafica nell’ambito progettuale e cognitivo, spingendosi subito verso i settori d’avanguardia nel campo storico, teorico, sperimentale e applicativo. Si orientò infatti ad approfondire i temi che con maggiore incisività andavano affacciandosi all’orizzonte della conoscenza, talvolta con vero anticipo sul successivo diffondersi di un interesse generale.
Nei quasi vent’anni della sua attività la rivista ha promosso convegni, organizzato manifestazioni culturali e incentivato ricerche: i numeri speciali attestano la portata innovativa e interdisciplinare della testata.

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  • James S. Ackerman espose singolari osservazioni, di grande interesse storico, riguardo a nuove interpretazioni dell'architettura di Palladio.
  • Michele Emmer propose stimolanti incursioni delle ricerche sulla quarta dimensione spazio-temporale nella logica della comunicazione grafica.
  • Decio Gioseffi espose il suo pensiero sulle origini operazioniste della teoria prospettica di Girard Desargues e sulla loro conseguenza negli sviluppi applicativi delle moderne teorie della visione.
  • Ernst H. Gombrich affrontò il tema dell'illusione nell'arte, argomento intramontabile ma da lui aperto a nuove originali riflessioni.
  • Richard L. Gregory illustrò la vastissima materia delle illusioni percettive e dei limiti della visione nell'ambito delle strategie conoscitive su base visiva.
  • Corrado Maltese formulò i lineamenti di una teoria del linguaggio figurativo con riferimento alle relazioni tra percezione e comunicazione, alla ricerca dell'esistenza di una doppia articolazione anche per l'immagine visiva. 
  • Louis Pierre Grosbois trattò le implicazioni cognitive della percezione e della rappresentazione nel mondo dei non vedenti, in rapporto all'orientamento nell'ambiente e allo studio del benessere.
  • Ruggero Pierantoni indagò sui processi evolutivi dei concetti di "luce" e "lumen" tra ragione filosofica e ragione fisica, confrontando la logica euclidea con le differenti attribuzioni epocali di significato.
  • Franco Purini aprì il linguaggio spontaneo delle periferie urbane all'invenzione di nuove tendenze progettuali, poi diffusesi estesamente negli ultimi decenni secondo varie linee teoriche e applicative.
  • Lucio Saffaro affrontò la questione delle tassellazioni geometriche del piano e dello spazio raccordandone i contenuti matematici sia con i riferimenti teorici che con le applicazioni figurative.

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